Ruderi del convento agostiniano in località Campodorato, tra Nocera Terinese e Falerna (CZ).Si tratta di uno dei tanti conventi fondati da padre Francesco Marino da Zumpano (1455 – 1519). Questo convento fu fondato verso la fine del 1400, dopo quello di Petrizzi (a quei tempi ricadeva in territorio di Soverato), e dopo la fondazione di altri due conventi, uno in Vico di Aprigliano (CS) e l’altro a Caulonia (RC). L’ordine istituito dal beato Francesco da Zumpano faceva parte della famiglia Agostiniana. Non era un ordine completamente assorbito da quello Agostiniano e nemmeno un’entità indipendente. Era chiamato Congregazione degli Zumpani ed era presente in più della metà dei conventi calabresi. Il convento di Campodorato fu consacrato da Mons. Frau, vescovo di Martirano, nel 1525. Fu costruito come una fortezza, con cinta muraria intorno. Fu distrutto con il terremoto del 1783 e re Ferdinando IV di Borbone decretò la sua soppressione. Si racconta che Francesco vivesse a Nocera quando decise di fondare questo convento ed era indeciso se costruirlo a Nocera o a Castiglione Marittimo. Gli abitanti di entrambi paesi si contesero il convento. Allora Francesco mandò gli abitanti in processione, chiedendo al Signore di dare un segno per decidere dove fondare il convento. I cittadini arrivarono a metà strada tra Nocera e Castiglione Marittimo e videro una lepre bianca che si rigirava in quel luogo. È qui che Francesco decise di costruirlo. Si narra pure di un miracolo in questo luogo. Una signora storpia di Carpanzano doveva recarsi ai bagni di Sant’Eufemia. Seguì la processione fino al punto in cui oggi si trovano i ruderi del convento, e guarì.

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