Delianuova fu fondata nel 1878 per volontà di Re Umberto I, quando decise di unire i due comuni di Pedavoli e Paracorio. Questi due comuni furono ricostruiti dopo il terremoto del 1783. Perché il nome “Delianuova”?
Esisteva un’antica città greca dal nome “Delia” nell’odierna vallata di San Pasquale, frazione di Bova. Delia fu fondata dai Greci provenienti dall’isola di Delo, isola della Grecia nel Mar Egeo che fa parte dell’arcipelago delle Cicladi ed è situata vicino all’isola di Mykonos. È qui che nacquero, secondo la mitologia, i gemelli Apollo e Diana.
Quando arrivarono i Saraceni nell’Ottocento, gli abitanti di Delia si rifugiarono in diversi luoghi dell’entroterra tra cui Bova, Roghudi, Chorio di Roghudi e persino oltre la montagna per arrivare sul versante tirrenico. È così che nacque Perachorio o Paracorio che dal greco significa “di là dalle montagne”. La città di Pedavoli invece, denominata prima Dapidalbon, fu fondata dagli abitanti dell’antica Tauriana che, per lo stesso motivo, l’invasione dei Saraceni, si rifugiarono più in alto fondando la nuova città di Dapidalbon, in seguito chiamata Pedavoli.
Delianuova è nota per la sua Pietra Verde, ricavata da una cava in località Cotripa, attiva fino al 1933 e scoperta dai monaci Basiliani. Ci sono circa 15 portali in pietra verde, delle scalinate, come quella della Chiesa di San Nicola nella piazza Vittorio Emanuele III ed un’altra bellissima scalinata nel centro di Delianuova. Ci sono anche fontane e maschere apotropaiche realizzate in pietra verde. I primi scalpellini arrivarono dalla Sicilia e il capostipite fu Vincenzo Marsico.
La fontana più antica di Delianuova reca la data 1768. È l’unica fontana rimasta dopo il terremoto del 1783. È costruita da mattoncini e l’acqua fuoriesce dalla bocca di una maschera apotropaica realizzata dalla nota Pietra Verde. La fontana porta una targa commemorativa che riporta le parole del vescovo, di allora, di Oppido, Ferdinando Mandarani. Si tratta di un elogio al sindaco di allora, Giovanni Spadaro, che volle costruire questa fontana, insieme ad altre. L’iscrizione si chiude con l’invito di goderne lietamente, a bere grato e ad andar via memore! La fontana si trova nel quartiere di S. Elia, nel Vico II Via Giuseppe Garibaldi.
È consigliabile comprare i gustosi torroni di Delianuova in questo periodo, ma è altrettanto opportuno recarsi ai Piani di Carmelia, nel territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte, per bere dell’acqua buonissima. È qui che si trovano i Giganti di Pietra Salva, delle pietre attorno ai quali si narra una leggenda. Chi riesce a fare 3 giri attorno ad esse senza respirare troverà la gallina dalle uova d’oro.