Proseguono gli appuntamenti per Vibo capitale del libro e giovedì prossimo ad essere ospitato sarà il nostro professore Pino Cinquegrana. L’antropologo di Maierato, curatore della rubrica di Kalabriatv “Il sogno Americano” https://www.kalabriatv.it/category/il-sogno-americano/ presenterà il suo libro “I vuti alla Madonna del Soccorso di Monterosso Calabro” alle ore 12.00 a Palazzo Gagliardi, in attesa dei riti della Santa Pasqua.

Vibo capitale del libro con il professore Cinquegrana
Locandina evento

Il libro “I vuti alla Madonna del Soccorso di Monterosso Calabro” che sarà presentato giovedì dal professore Cinquegrana inserito nel programma Vibo Capitale del libro https://vibocapitaledellibro.it/ si apre con una scheda bibliografica sull’autore a cura della Universitas Vivariensis. Il volume è introdotto da Sua eccellenza Luigi Renzo, ex vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea. In questo libro il professore Cinquegrana ci presenta la chiesa della Madonna del Soccorso, il cui primo nucleo si fa risalire all’inizio del Seicento; edificio distrutto quasi totalmente dal terremoto del 1783, il sacro tempio venne poi ricostruito conservando al suo interno un ciborio del 1551, successivamente arricchito anche dalla bellissima tela dell’attuale pala dell’altare maggiore raffigurante la Vergine del Soccorso, opera di Carmelo Zimatore di Pizzo, oltre al portone principale con i pannelli di bronzo del maestro monterossino Giuseppe Farina. Ma la parte più originale del volume è quella dedicata ai pani-dolci, gli ex voto, i caratteristici Vuti alla Madonna del Soccorso, dalle forme antropomorfe più svariate, fantasiose e curiose, tra cui quelli a figura di cuore, di corona, di mazza o di ciambelle ovali zuccherate e incastonate di caramelle e cioccolatini variopinte: intima espressione di una devozione profonda e sentita alla Madonna, a cui il popolo devoto non intende negare assolutamente nulla. La descrizione di Pino Cinquegrana è un vivo nel ricordo delle persone di una certa età che ancora oggi si svolge nel centro della Valle dell’Angitola nell’imminenza dei festeggiamenti in programma alla prima domenica di luglio, dove le donne che attraversavano le strade del paese nell’andare verso la chiesa con sulla testa le tipiche ceste (cofinejhia) colme dei dolciumi da portare in dono votivo all’altare della Madonna.

Lascia un commento

Translate »