Ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario dell’attività artistica dello scultore Michele Zappino, nato a Zungri ma formatosi a Milano dove ha dapprima studiato e poi insegnato all’Accademia di Brera. Per festeggiare l’imporatnte anniversario, quest’oggi, lo scultore accoglierà i suoi amici ed estimatori nel suo atelier ubicato a Zungri in Via Umberto – località Chiusa a partire dalle ore 17,30..
Nella circostanza rivolgeranno un breve saluto il sindaco di Zungri Franco Galati, il Presidente della Pro loco di Zungri Eugenio Sorrentino, l’antropologo e scrittore Giuseppe Cinquegrana, Mons. Giuseppe Fiorillo, parroco emerito del Duomo di S. Leoluca di Vibo Valentia, il poeta vernacolare Pippo Prestia, lo scrittore Franco Pagnotta, il giornalista Nicola Rombolà e altri illustri ospiti. Tutti a sottolineare appieno l’uomo-artista del Mediterraneo crocevia di culture multiple alla ricerca del sentire osmotico tra classicismo e realismo le cui argomentazioni magno-greche diventano espressioni in cui l’arte rende immortale la realizzazione scultore che diventa narrazione entro spazi e movimenti in un continuo dialogo tra il cielo e la terra: art’s for art sake gridavamo gli estetisti in cui l’esaltazione del bello riproduceva a new kind of beauty ( una nuova identità del bello come preziosità del valore artistico. Ma l’opera di Zappino è anche tradizionalismo, stato d’animo, fede e racconto umano che nell’insieme lega il suo estro artistico alla sua mediterraneità. Di tutto se ne parlerà oggi, nel suo studio a Zungri, a partire dalle 17,30 per i suoi 50 anni di attività che riassumono studio e docenza, frequenza e ispirazione artistica. Un lungo percorso che sarà sottolineato da critici d’arte, da Sindaco Francesco Galati, dall’antropologo Pino Cinquegrana, dal giornalista Nicola Rombolà, lo storico Eugenio Sorrentino da Monsignor Giuseppe Fiorillo e numerosi altri tutti presenti per la grande festa che celebra l’indiscusso Maestro del Bronzo.