Il Calabrese Pasquale Nesticò per il Senato Italiano nella ripartizione America Settentrionale e Centrale per ridare alla politica la dignità di servire.
Pochi giorni ancora di voto per gli italiani all’estero chiamati come noi ad eleggere il proprio rappresentante al Parlamento Italiano. Nell’America Settentrionale e Centrale concorre nelle fila del Partito Democratico il dottor Pasquale Nesticò, originario di Isca sullo Ionio nel Catanzarese. Persona onesta, umile, che ha dedicato la sua vita alla professione di Cardiologo tanto da diventare un fiore all’occhiello per la Calabria e al volontariato. Nesticò, infatti è uno dei Cardiologi più conosciuti in America oltre che ad essere il fondatore della Filitalia International. Insomma, il Calabrese Pasquale Nesticò è l’uomo giusto per il Senato italiano. La persona con le idee chiare da inviare a Palazzo Madama come rappresentate degli italiani del Nord e Centro America. Ma andiamo a conoscere meglio il candidato con l’intervista curata da kalabriatv.it.
Perché si candida Pasquale Nesticò?<< Mi candido per ridare alla politica la dignità di servire e per dare maggiore attenzione verso gli italiani che vivono all’estero e non solo. In particolare per le persone in difficoltà che hanno bisogno di aiuti concreti da parte della politica e dei loro rappresentanti. Lo faccio in questo partito perché è a trazione Progressista e che dunque guarda maggiormente ai problemi del popolo. Il mio percorso politico in seno al partito mi ha visto impegnato come Presidente COMITES (1999 – 2004), Consigliere e Presidente Commissione Sanità del CGIE (2004-2015), Candidato al Senato Italiano (2018), Segretario del Circolo del PD Philadelphia (2013), Presidente dell’Assemblea del PD USA (2014). Eletto delegato per gli USA all’assemblea nazionale PD (2017)>>.
Cosa farà una volta eletto?<< Aprirò sportelli pagati a sue spese in alcune città della nostra circoscrizione elettorale come punto di riferimento per i cittadini. Devolvere all’associazionismo lo stipendio da Senatore per aiutare giovani, poveri, bisognosi. Creare un gruppo Parlamentare degli eletti all’estero per impegnarsi su una legge che consenta il riacquisto della cittadinanza italiana, aumentare fondi stanziati alla rete consolare, alla promozione della lingua e cultura italiana nel mondo, giornali, radio e programmi televisivi all’estero; scambi accademici e commerciali con la nostra circoscrizione; supporto alla piena realizzazione della parità di genere uomo-donna>>.
Di cosa hanno bisogno gli italiani nel mondo? << Visti i risultati passati si conosce poco degli italiani nel mondo. Ci sono dei problemi reali che solo chi li vive quotidianamente sa cosa significhi. Bisogna sapere ascoltare, questo è quello che principalmente manca e poi saperlo rapportare nelle sedi opportune. Creare un fronte unico con gli altri eletti quando si tratta di discutere leggi che riguardano l’estero. Credo che il Parlamento deve ascoltare di più gli eletti all’estero, altrimenti non avrebbe senso fare eleggere dei rappresentanti. Gli italiani all’estero hanno bisogno dell’Italia e il nostro paese dei suoi connazionali in giro per il mondo. Il nostro contributo è quello di migliorare e cercare di risolvere i problemi quanto possibile>>.
Una delle principali richieste degli italiani all’estero è il riacquisto della cittadinanza italiana, pensa sia possibile?<< Lo sostengo nel mio programma, chi ha perso la doppia cittadinanza deve essere messo nelle condizioni di riaverla. In particolar modo chi è nato in Italia. Una legge ad speciale dove partecipano alla stesura tutti gli eletti nelle ripartizioni estere. Iniziare da chi per un motivo o per un altro ha dovuto rinunciare alla cittadinanza italiana. Ci vuole un disegno di legge semplice, anche perchè si può sfruttare la doppia cittadinanza, ormai riconosciuta da tutti gli stati del mondo, in particolare delle nazioni che ospitano gli emigrati italiani>>.
I Servizi Consolari vanno rivisti, come si può rimediare? <<Innanzitutto l’apertura di Consolati onorari per azzerare le distanze territoriali e snellire il lavoro del Consolato Generale. Informatizzazione degli uffici e anche un collegamento con gli stati esteri. Questo ci permetterà di aggiornare in tempo reale a ogni cambio, l’indirizzo degli iscritti all’Aire senza ulteriori comunicazioni da parte dei cittadini. In alcuni casi si può optare per Consolati itineranti, ovvero funzionari che si spostano nelle regioni più remote>>.
Spesso il voto all’estero è finito nelle cronache internazionali per brogli, la soddisfa questa modalità utilizzata?<<Il voto con preferenze è il migliore che una democrazia possa esprimere. Alcune cose vanno cambiate, per esempio sulla modalità di voto, invio dei plichi e restituzione. Al giorno d’oggi possiamo affidarci anche alla tecnologia, ma a monte serve un lavoro quasi certosino, poiché tanti italiani non aggiornano le loro schede AIRE. Bene a questo possiamo rimediare con accordi tra l’Italia e il paese di residenza, in maniera che automaticamente al momento del cambio arrivi una comunicazione anche al Consolato. Creare sportelli dove gli anziani possano essere aiutati per esprimere il proprio diritto di voto>>.
Si può difendere e investire sul Made in Italy? <<E’ un tema del quale si parla da decenni ma che ancora non è stato affrontato degnamente. La nostra economia si basa su questo brand che ha bisogno di tutela e promozione. Ci vuole vigilanza contro le contraffazioni, incentivare artigianato, start up per la produzione e con l’aiuto dell’informatica rintracciare i prodotti che, in realtà, sono soltanto imitazioni e non provenienti dal nostro “Made in Italy”>>.
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Il messaggio agli elettori del dottor Pasquale Nesticò https://youtu.be/lfY8rqJJK0o