Da lunedì 21 novembre fino a domenica 27 la città di Avana ospiterà la Settimana di cultura italiana, una serie di eventi organizzati dall’Ambasciata d’Italia diretta da Roberto Vellano in coordinamento con il Ministero della Cultura, l’Ufficio Storico della città di Avana e con il sostegno di varie aziende e istituzioni italiane e cubane. La Settimana si caratterizza proponendo 22 eventi nell’arco di 13 giorni, inclusi quelli del 18 e 30 novembre e, oltre alla capitale, raggiungerà per la prima volta la città di Matanzas. Come nelle precedenti edizioni, non mancheranno cinema, arti visive, spettacolo, letteratura, ricerca storica. Una posizione di rilievo sarà occupata dall’offerta musicale, con la presenza in Cuba di un folto gruppo di musicisti italiani, classici e jazz, che insieme ad artisti cubani, animeranno con i loro concerti diversi luoghi emblematici della città. Ci saranno, naturalmente, i laboratori di architettura del Centro Re.Di, il teatro, la storia dell’emigrazione italiana e le sinergie con il progetti sostenuti dalla cooperazione italiana, come ISA, Archeo Cuba e il laboratorio di rilegatura eseguita sotto la sapiente regia di Eusebio Leal. Saranno ricordati gli anniversari di personaggi di spicco del cinema come Pier Paolo Pasolini e Monica Vitti e ci si avvierà al centenario di Italo Calvino, il grande scrittore italiano nato a Santiago de Las Vegas nel 1923. L’apertura sarà dedicata alla presenza italiana a Cuba con un seminario storico che si svolgerà alle ore 10:00, al Palazzo Segundo Cabo, O’Reilly n.4, angolo Tacón, Plaza de Armas, L’Avana Vecchia. Il convegno dedicato a metterne in luce gli aspetti dei legami storici tra i due paesi, iniziati con il primo viaggio nel Nuovo Mondo del genovese Cristoforo Colombo e continuato senza rompere fino al presente. Durante il colloquio, al quale prenderà parte l’associazione Cuba-Italia “Miguel D’Estefano Pisani” ci saranno momenti significativi di quella ricca e sfaccettata storia comune, di cui oggi sappiamo più di quanto si sapesse solo pochi anni. In larga misura, ciò è dovuto ai contributi significativi di molti accademici da entrambe le sponde dell’Atlantico, continuatori del lavoro precursore dello studioso cubano Fernando Ortiz e il fecondo lavoro investigativo e promozionale dell’italiano Domenico Capolongo, a cui il convegno renderà omaggio.

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