Oggi è la sede della Procura della Repubblica di Catanzaro, ma un tempo era il Convento dell’Ordine dei Frati Minori degli Osservanti con annessa chiesa, oggi intitolata a Santa Teresa all’Osservanza.
Nella seconda metà dell’800 il convento fu adibito ad ospedale militare.
La chiesa originaria fu prima edificata nel luogo dell’antica cappella della Madonna della Ginestra posta fuori dalle mura del castello ma molto prossima ad esso. La chiesa fu ampliata nel 1447 e venne costruito il Convento dei Frati Minori degli Osservanti.
Cercò di ostacolare la sua costruzione della chiesa e del convento, Antonio Centelles, conte di Catanzaro e marchese di Crotone, in quanto temeva che il convento potesse compromettere la sicurezza del castello. Si narra che un cittadino pregava nella piccola chiesa di Santa Maria della Ginestra e la Madonna gli apparve, chiedendogli di recarsi dal vescovo perché disponesse che in quel posto e non altrove sorgesse il convento. I cittadini si rivolsero al re Alfonso I, re di Napoli, per ottenere l’ordine di continuare la costruzione della chiesa e del convento, rivoltandosi contro Centelles, cacciandolo da Catanzaro e distruggendo in parte il castello.
Il convento era immerso in un bosco coltivato a terrazzamenti con alberi da frutta piante mediche e ornamentali.
Nel 1548, fra’ Michele de Angioii, donò alla chiesa dei suoi confratelli delle reliquie della Passione, avute durante un viaggio a Gerusalemme.
La chiesa conserva opere preziose.
All’altezza dell’altare maggiore vi è una scultura della Madonna della Ginestra, realizzata nel 1504 da Antonello Gagini. Un’ulteriore scultura è il Mistero della Passione, con il crocifisso schiodato, opera di Fra’ Giovanni da Reggio risalente alla metà del XVII secolo. Il tabernacolo in bronzo dorato fu realizzato da Ugo Mazzei.