Questi luoghi divengo sacrario della vita in cui, attraverso i contenuti esposti, avviene la narrazione di storie di sacrifici di quanti, con eroismo, hanno dato dignità ai paesi d’origine, hanno cambiato le loro lacrime in gioia. I musei dell’emigrazione sono patrimonio umano e sociale dove gli oggetti se adeguatamente interrogati ci narrano, quali testimoni del tempo, di emozioni e sentimenti, di sogni e cambiamenti. Nei musei dell’emigrazione sono ricostruite le tappe della partenza e dell’arrivo, delle prime sistemazioni, lettere e fotografie, bauli e valige custodi di vettovaglie e immaginette di santi a cui affidare il proprio destino che nell’insieme danno senso ad una italianità che nel tempo divenne modello e stile di vita. In questi luoghi le cui sale presentano le vicissitudini della paesaneità e dei ritmi del nuovo mondo, ci si passa da un ambiente all’altro in silenzio quale doveroso riconoscimento a tanta umiltà che divenne orgoglio, ricchezza, e per certi versi risvegliò un nuovo umanesimo. Questi luoghi della memoria, diversa dal ricordo poiché non rappresenta solo un’idea, ma genera cultura, conoscenza, interrogativi alimentando così riflessioni multiple che si aprono alla macrostoria dei popoli. In questo senso i musei dell’emigrazione diventano sintesi della storiografia pre e post unitaria di uomini e donne, famigli intere con il sogno di cambiare e la speranza di rientrare ma che, invece, alla fine, di è rimasti per sempre divenendo Italiani d’America e contribuendo pienamente ai cambiamenti della nazione di origine con le rimesse inviate alle famiglie rimaste al paese e aprendo nuovi processi economici e di sviluppo tra il vecchio e il nuovo mondo. Il museo, pertanto, è comprensione del tempo che è stato, è risposta a cosa si è divenuti, è meditazione su quanto l’America è stata per milioni di emigranti. Tra i grandi musei dell’emigrazione troviamo P21 di Halifax in Canada, Ellis Island a New York, History of Italian Immigration Museum Filitalia International a Philadelphia, Museo Nazionale dell’emigrazione di Genova, Museu da Imigração do Estado de São Paul in Brasile, Museo de la Inmigración a Buenos Aires e nella stessa città il “Belgrano” dell’associazione Albidonese di Argentina, Emigrazione Piemontese di Frossasco e La valigia di cartone di Cervinara.