Festeggiare i cento anni non è da tutti, soprattutto se si compiono con un ottimo stato di salute e dei valori da trasmettere alle generazioni future. Nella giornata di oggi, infatti il centro della Valle dell’Angitola festeggerà Giuseppe Ceravolo che raggiunge il secolo di vita con una mente molto lucida. Nato appunto a Monterosso Calabro il 20 marzo del 1923 dall’unione tra Vito Antonio e Vittoria Vinci, Giuseppe Ceravolo ha fatto parte di una famiglia numerosa. In totale erano 14 i fratelli, poiché il padre dopo la morte della consorte si è unito in matrimonio con un’altra donna, ma ciò che è bello raccontare è come i fratelli si siano sempre rispettati. Giuseppe Ceravolo, la sua famiglia se l’ha costruita nel 1947 sposando Caterina Farina, dalla quale ha avuto 5 figli: Vito Antonio sposato con Angela Donato, Vittoria sposata con Pasquale Nesci, Franco sposato con Soccorsa La Serra, Carmela e Maria sposata con Giuseppe Giacco.
Tutti vivono a Monterosso Calabro, il che garantisce sempre amore della famiglia, compresi i molti nipoti. La vita di Giuseppe Ceravolo è legata al mondo del lavoro. Abile muratore era molto apprezzato in paese e in quelli limitrofi. Per mandare avanti la famiglia ha conosciuto anche l’emigrazione, a Parigi, Germania e in Liguria, ma il desiderio di tornare a casa era sempre forte. Nei suoi viaggi per lavoro non si era mai portato con sé la famiglia, che nel frattempo cresceva al paese e necessitava assistenza che solo un emigrato in quei tempi poteva dare.
Così, Giuseppe si è dedicato solo al lavoro, ma ha raggiunto il suo obiettivo, quello di non fare mancare niente ai propri cari e permettere ai figli di studiare. Lo racconta con orgoglio, quello di un padre dignitoso e pieno di valori, quelli che oggi mancano alle generazioni nuove. Nella sua mente riaffiorano le immagini di una fanciullezza trascorsa a Monterosso Calabro, con il desiderio di affermarsi con il lavoro e le necessità del tempo, degli anni duri che lo costrinsero a trovare ad emigrare, ma anche la forza di ritornare a casa, dove c’erano moglie e figli che lo aspettavano. Non ha mai pensato di lasciare definitivamente il paese, anche perché qui c’erano tutti gli affetti che lo tenevano legato.
Giuseppe Ceravolo è circondato dall’affetto dei figli, ma soprattutto dei nipoti che anche da lontano hanno voluto partecipare a questo giorno così speciale. Oggi il paese deve essere orgoglioso per Giuseppe Ceravolo, per il traguardo raggiunto ma soprattutto per quello che è stato e rappresenta per l’intera comunità.