È la copia perfetta dell’Ultima cena di Leonardo da Vinci riscoperta, di recente, all’interno del refettorio dell’ex convento dei Frati Cappuccini a Saracena, abbandonato da anni e ridotto ad un rudere raggiungibile solo a piedi. Ad attribuire l’opera murale al pittore pugliese Giacomo Bissanti (1822-1879), già operante nella cittadina calabrese, nella chiesa cinquecentesca di Santa Maria del Gamio (cioè dell’Amore divino), è oggi lo storico Vincenzo Napolillo in un articolo sul periodico dell’arcidiocesi di Cosenza “Parola di vita”.
Secondo la ricostruzione dello studioso, sulla quale non tutti concordano, Bissanti, su incarico dei Cappuccini, riprodusse con grande perizia e fedeltà l’affresco conservato in originale, a Milano, nell’ex-refettorio rinascimentale del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie.