Tra le tante escursioni nel Meridione d’Italia, abbiamo visitato il museo archeologico nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio in provincia di Benevento nella regione Campania. Il Museo, realizzato all’interno del Castello di Montesarchio, è dedicato alla storia della Valle Caudina e alle testimonianze archeologiche dei centri più importanti – Caudium (Montesarchio), Saticula (Sant’Agata de’ Goti), Telesia (San Salvatore Telesino).

Dalla ricostruzione del paesaggio in età preistorica, con l’esposizione di reperti rinvenuti in varie località, si passa all’ampia sezione dedicata al sito di Caudium, l’attuale Montesarchio. In ordine cronologico sono esposti alcuni corredi delle necropoli caudine, databili tra la metà dell’VIII e il III secolo a.C., che testimoniano la ricchezza e la complessità della storia del sito, interessato da intensi scambi commerciali con le città greche della costa e il mondo etrusco-campano.

Di particolare interesse sono i numerosi vasi figurati di produzione attica e italiota – soprattutto crateri – rinvenuti in tombe risalenti al V-IV secolo a.C. Tra le opere più importanti è lo splendido cratere realizzato a Paestum nel IV a.C. dal ceramografo Assteas, di cui è visibile la firma. Il celebre vaso, elemento identitario del Museo e definito come «il più bello del mondo», è un cratere a calice decorato a figure rosse, utilizzato per mescolare vino e acqua durante il simposio. La scena figurata più nota del vaso rappresenta il mito greco del ratto di Europa: al centro, domina la figura di Zeus, sotto forma di toro bianco, nell’atto di rapire Europa e trasportarla a Creta. Sull’altro lato del cratere è raffigurato Dioniso, dio del vino, con un breve corteo. Nel 1973 il vaso venne rinvenuto fortuitamente durante dei lavori nel territorio del comune di Sant’Agata dei Goti. Venduto illegalmente per un milione di lire e un maialino, entrò nei traffici illeciti e nel 1981 fu acquistato dal Getty Museum di Malibu. Nel 2007 è stato restituito all’Italia dopo lunghe indagini.

L’ultima parte del percorso di visita è dedicata agli altri due importanti centri del Sannio caudino: Saticula (Sant’Agata dei Goti) e Telesia (S. Salvatore Telesino), di cui si espongono materiali provenienti dalle ricche necropoli. (fonte Ministero dei Beni Culturali). Grazie a Sissi Bello per averci accompagnato in questa nuova esperienza culturale che arricchisce ancora di più la nostra webtv e gli italiani nel mondo.

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