Le nostre ricerche nel mondo dell’emigrazione calabrese e italiana continuano. Oggi grazie al prezioso contributo di Alida Varano-Mirarchi, residente a Philadelphia ma originaria di Isca sullo Ionio, andremo a parlare di un prezioso volume del 1957 a cura di Pasquale Spataro, dal titolo “Poeti Calabresi in America”, un’antologia di oltre 200 pagine pubblicata dalla casa editrice La Nuova Italia letteraria di Bergamo, nel quale s’identificano alcuni letterati emigrati negli Stati Uniti proprio dalla nostra regione. L’autore include in quest’antologia: Domenico Adamo emigrato a New York da San Mango d’Aquino, Riccardo Cordiferro del quale abbiamo parlato qualche giorno fa https://www.kalabriatv.it/2023/10/27/il-calabrese-compositore-di-enrico-caruso/ che da San Pietro in Guarano raggiunse prima Pittsburgh e poi New York. Antonio Fiorentino da Amato nel catanzarese a Winnipeg in Canada, Francesco Greco nato a Savelli e trasferito a New York, Pietro Greco che da Sant’Andrea sullo Ionio ha raggiunto la citta’ della Grande Mela, Teofilo Magliocchi nato a Mendicino e trasferitosi a Pittsburgh, Michele Pane da Adami a Chicago, Francesco Saverio Riccio nato a Girifalco ed emigrato a Riverside nel New Jersey, Sinisbaldo Rovito da Isca sullo Ionio a Shamokin in Pennsylvania, Francesco Sisca dalla Piana del Crati a New York, lo stesso Pasquale Spataro e Francesco Taccino che da Celico ha varcato l’oceano in direzione Frostburg nel Maryland. Il fatto che lo stesso autore del libro, sia un letterato, ci fa capire come i tempi della cultura siano cambiati. Un tempo non c’era l’invidia per chi pubblicava o veniva riconosciuto come intellettuale. Oggi tutto e’ cambiato, in particolare nel Meridione d’Italia, dove l’invidia continua a regnare sovrana soprattutto nelle persone di cultura, coloro che dovrebbero fare progredire una regione che ha gia’ i suoi problemi a cui badare. Prima di analizzare il testo, c’e’ da dire che Pasquale Spataro era nato ad Arnold in Pennsylvania e all’eta’ di 2 anni fu condotto nel paese dei suoi genitori a Mandatoriticcio, dove frequento’ le classi elementari e i primi anni di Ginnasio. Fece ritorno in America nel 1925 dopo avere aiutato il papa’ nelle campagne del paese e partecipando alla banda del paese diventando un bravo sassofonista. In America coltivo’ la sua passione letteraria, scrivendo tra l’altro “I tre Moschettieri Calabresi”. L’opera di Pasquale Spataro e’ molto importante per la storia dell’emigrazione calabrese nel campo della letteratura.I poeti che fanno parte dell’antoloiga di Spataro, sono riusciti con i propri versi a leggere nel cuore delle loro genti, mettendo in risalto le attitudini degli uomini di Calabria che hanno dovuto lasciare il proprio paese natio in cerca di un futuro migliore. Di seguito pubblichiamo le foto di questi grandi autori che hanno fatto grande la Calabria in America attraverso la letteratura.