Storie ed emozioni hanno accompagnato nei giorni scorsi tanti calabresi e no che hanno assistito alla prima del docufilm “Il rifugio delle anime” la storia di Natuzza Evolo a cura del giornalista Pino Nano e Maurizio Pizzuto con la regia di Simone Rubin. il docufilm e’ stato girato dalla Studio Colosseo di Roma e andrà’ in onda il prossimo primo dicembre alle 23:00 su Rai 3. Per l’occasione, nella Basilica dei Santi Vitale e compagni Martiri in Favea c’era anche il direttore Rai Documentari Fabrizio Zappi, che ha fortemente voluto che la storia di Natuzza andasse in onda sulla tv di Stato. La serata, condotta dalla giornalista di Rai Josephine Alessio, ha visto la partecipazione del gruppo di lavoro che preso parte al documentario, con protagonista indiscusso, il giornalista Pino Nano che ha raccontato alcune sue esperienze vissute quando lavorava in Rai in Calabria. Nel documentario, si parla della vita di Natuzza Evolo, dalla sua infanzia alle prime manifestazioni delle stigmate. Girato interamente a Paravati, tra gli intervistati ci sono stati don Pasquale Barone, padre Michele Cordiano, il figlio di Natuzza Francesco Nicolace, Ruggero Pegna, Roberto Italo Zanini e il dottor Franco Petrolo. in mezzo l’intervista di Enzo Biagi a Luigi Maria Lombardi Satriani, la messa officiata dal vescovo di Mileto Attilio Nostro in occasione della consacrazione della basilica e soprattutto le parole di Natuzza Evolo che rilasciava a Pino Nano. Momenti molto emozionanti, che accostano la mistica di Paravati a Padre Pio e che riportano la Calabria a terra di Santi, con il processo di Beatificazione avviato nel 2019 a 10 anni dalla morte di Mamma Natuzza. Presenti all’anteprima anche i rappresentanti della Filitalia International, con il giornalista Pino Nano che stasera sarà ospite della trasmissione “Melodie italiane” su radio Wgbb New York condotta da Attilio Carbone, già membro dei Cenacoli fondati proprio da Natuzza Evolo, sponsorizzato dall’associazione italo-americana, in onda dalle 21:00 italiane e che sarà possibile seguire anche attraverso il nostro sito www.kalabriatv.it.

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