Oggi è visibile dalla ss 106.

Si tratta della Grangia del Ceci o Casino / Torre del Ceci in territorio di Montauro (CZ) e apparteneva ad un’altra possente grangia, quella di Sant’Anna, pure di Montauro.

La parola “grangia” o “grancia” proviene dal francese, “granche”, e anche dal latino volgare “granea”, e significa granaio. Originariamente si trattava di un insieme di magazzini usati, appunto, per la conservazione del grano. In seguito divenne una fattoria con tutti i mezzi necessari alla raccolta e lavorazione dei prodotti agricoli, come mulini, frantoi, depositi, ecc. Il tutto veniva gestito da religiosi: bizantini, certosini, cistercensi, ecc.

La grangia di Sant’Anna sorse tra la fine del XI e l’inizio del XII secolo. Appartenne ai Certosini e fu dedicata a San Giacomo. Nel 1193 la Certosa e le sue dipendenze passarono all’ordine cistercense e la grangia venne dedicata a Sant’Anna. Dopo il ‘500 la Certosa ed i suoi possedimenti ritornarono all’ordine certosino.
In questo periodo la Grangia, ancora dedicata a Sant’Anna, era composta dalla Chiesa di S. Anna, da un palazzo ed alcuni edifici. Il terremoto del 1783 la distrusse. Nel 1808 il territorio della grangia venne venduto al barone Emmanuele De Nobili di Catanzaro, ma nel 1852 i paesi di Montauro e Gasperina furono assegnati alla Diocesi di Squillace. Oggi è rimasto il recinto fortificato a pianta rettangolare, di notevoli dimensioni, con 4 torri angolari aventi base quadrangolare ed un portale d’ingresso sul lato Ovest. C’è la presenza di feritoie e grandi finestre su tutti i lati.

La Grangia del Ceci è in stato di abbandono. Si sviluppò intorno ad una torre centrale con cordolo e base quadrangolare. La torre fu realizzata probabilmente negli anni finali del 1500. Nella parte centrale della struttura c’era una chiesa, un frantoio, dei magazzini, delle stalle, una calcara e una cisterna. Su di un portale di grossi blocchi di graniti, è ancora visibile la data 1662.
La Grangia del Ceci divenne proprietà privata a seguito della vendita dei beni ecclesiastici con l’istituzione della Cassa Sacra e fu regolarmente abitata fino alla metà del ‘900.
Dalla posizione in cui si trova è possibile ammirare il Golfo di Squillace.

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