L’Accademia d’Arte della Lettonia ospita la mostra “Italy, 40 Years: 1970-2010” del fotografo Italiano John Randolph Pepper. La mostra – un progetto dell’Ambasciata d’Italia a Riga – invita il visitatore ad unirsi ad un viaggio attraverso l’Italia dal dopoguerra al recente passato, dal 1970 al 2010.
La storia delle fotografie in mostra comincia nel 1970, quando Pepper riceve in regalo dal padre la sua prima macchina fotografica Pentax. Dopo due anni trascorsi accanto al celebre fotografo italiano Ugo Mulas, il ragazzo comincia il suo viaggio attraverso la fotografia: per le strade, il giovane fotografo cattura istanti di vita quotidiana, architetture e paesaggi.
Gli scatti di John R. Pepper rivelano il suo profondo rispetto per la cultura italiana e i suoi valori, nel porre sempre al centro le relazioni umane: famiglia, amicizia, gioia di vivere.
“La fotografia contemporanea è al tempo stesso documento e narrazione dell’Italia moderna e riesce a catturarne l’essenza” ha sottolineato l’Ambasciatore d’Italia in Lettonia, Alessandro Monti. “Attraverso l’obiettivo di fotografi di talento come Pepper, prende vita un mosaico unico, fatto di cultura, società e quotidianità, e offre una nuova prospettiva sul racconto, in continua evoluzione, del nostro Paese. Per questo teniamo a portare la mostra di Pepper a Riga: è un invito al pubblico lettone ad immergersi nella cultura italiana”.
“Ciascuno di noi è il protagonista della propria vita. Siamo tutti vulnerabili. Siamo tutti eroi. Siamo tutti esseri umani. Qui sta il miracolo. Passione, forza, debolezza, gioia, innocenza, tristezza, violenza, tragedia: sono le contraddizioni a rendere unici gli esseri umani. Per questo io provo ad avvicinarmi e fotografare i loro occhi – i loro occhi che guardano me che guardo loro. È come se mi rivelassero la loro anima per un attimo e mi permettessero di catturarne un frammento. Nel farlo, posso comprendere per un istante la loro personalità – e la mia”, commenta John R. Pepper.
John R. Pepper è nato a Roma nel 1958 e si è laureato in Storia dell’arte a Princeton, negli Stati Uniti, nel 1976. Oltre che nella fotografia, è attivo come regista teatrale e cinematografico. Ha organizzato mostre in Europa, America e Medio Oriente.