Ritorniamo in Messico, nel nostro viaggio sulle tracce di San Francesco di Paola e più precisamente nella città di Puebla de Zaragoza, a 138 km dalla capitale. Qui sorge il museo Amparo, un’istituzione privata fondata in memoria di Amparo Rugarcía de Espinosa nel 1991 da Manuel Espinosa Yglesias e sua figlia  Ángeles Espinosa Yglesias Rugarcía  attraverso la Fondazione Amparo, con l’impegno di preservare, ricercare, esporre e diffondere l’arte pre-spagnola, vicereale , moderno e contemporaneo del Messico.

Il Museo Amparo è considerato uno dei centri culturali e positivi più importanti del Messico. Tiene vendite per le mostre della sua collezione di arte pre-spagnola, una delle più importanti del Messico, in un’istituzione privata. Oltre alla raccolta di opere d’arte e d’opera viceregionali dei secoli XIX e XX, presenta un programma permanente degli eventi nazionali e internazionali più attuali, non un intenso programma di attività accademica, artistica, educativa e creativa legata a tutti gli spazi pubblici.

Al suo interno nella sala Vicereale dell’arte dell’Ottocento, troviamo una pala di altare dedicata a San Francesco. L’autore è anonimo, ma secondo gli studi effettuati dalla ricercatrice Clara Bargellini Cioni, proviene dalla regione di Huejucar, Jalisco a più di 800 km dal muse e risalirebbe al 1879. La tecnica usata dall’anonimo autore è olio su foglio e rappresenterebbe un miracolo del Santo Patrono di Calabria. La storia è del 1879, e più precisamente il 13 ottobre, al Rancho de Achimec, quando Vicente Acosta si trovò gravemente ammalato e, dopo 5 mesi di sofferenze, non trovando rimedio, corse a San Francisco de Paula per chiedere la grazia. Da qui l’idea di fare erigere la pala d’altare presente, all’interno di una delle numerose cappelle presenti in città. Di architettura romana, la cappella è situata nel rione de Murillo, con il terreno per la sua costruzione che fu donato il 15 marzo 1876 da Felipe López, originario del luogo.

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