La chiesa è uno scrigno di pregevoli opere d’arte e ogni opera merita un post a sè.

La chiesa fu costruita probabilmente sui ruderi di un antico cenobio basiliano di San Nicodemo, divenuto poi Convento dei Minori Osservanti con chiesa intitolata a Santa Maria degli Angeli, nome di un’altra stupenda scultura della Madonna col Bambino del Gagini, custodita anch’essa nella chiesa. La chiesa fu ricostruita dopo il terremoto del 1783.

L’opera scultorea che voglio presentarvi è l’Epifania dello scultore toscano Giovan Battista Mazzolo vissuto nel ‘500, di cui la Calabria conserva numerose sue opere. Esiste anche un’altra bellissima Adorazione dei Magi a Seminara, nella Chiesa di San Michele, che non ho avuto modo di vedere.

Ritornando all’Epifania del Mazzolo, si trattava di un dossale marmoreo, cioè di un oggetto artistico destinato alla parte posteriore dell’altare. Probabilmente proveniva dalla distrutta Chiesa dello Spirito Santo nella quale esisteva un altare dedicato alla Natività. Per questo altorilievo pare che il Mazzolo abbia preso come modello di riferimento il dipinto, l’Adorazione dei Magi, di Cesare da Sesto, oggi custodito nella Pinacoteca di Capodimonte.

Nel 1998 l’Epifania del Mazzolo fu scelto come soggetto per un francobollo natalizio dall’Istituto Poligrafico di Roma.

Particolare è la cornice con molti riferimenti mitologici, come ad esempio Medusa, la foglia d’acanto, i Tritoni.

Ringrazio Domenico Rinaldo per avermi aperto la chiesa e fatto da cicerone.

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