L’Italia ha partecipato all’edizione del Festival Internazionale Teatro a Mil a Santiago con Chiara Guidi, drammaturga, regista e attrice teatrale, nonché fondatrice, insieme a Romeo e Claudia Castellucci e Paolo Guidi, di Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Societas, compagnia teatrale di avanguardia d’impronta sperimentale.

Grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Santiago e al patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Santiago, l’Italia è stata presente a questa importante manifestazione in Cile, con un’artista di notevole rilievo nazionale e internazionale, il cui innovativo approccio all’arte scenica è studiato e tradotto per l’impatto che genera nel pubblico e per la capacità di inserire lo spettatore nel contesto degli eventi oggetto della rappresentazione.

Chiara Guidi ha presentato due lavori: il laboratorio El método errante y el trabajo de las actrices y actores ante los ojos de las infancias (Il Metodo Errante. Il lavoro dell’attore davanti agli occhi di un bambino) dal 4 al 7 gennaio 2025, e lo spettacolo La Tierra de las Lombrices (La Terra dei Lombrichi) dall’8 all’11 gennaio 2025 con due performance al giorno, alle 18 e alle 20, presso il Palacio Cousiño di Santiago.

Il “Metodo Errante”, mediante una forma teatrale aperta e destrutturata, mira a coinvolgere il pubblico in una riflessione profonda sui temi proposti e sulla psicologia dei personaggi. La fase di Laboratorio prevista all’interno del Festival si basa sulla particolare implementazione del Metodo realizzata per rivolgersi allo sguardo dei più piccoli, con l’obiettivo di rendere la spontanea capacità di iniziativa dei bambini parte integrante dello sviluppo dell’azione. La successiva rappresentazione teatrale mira quindi a portare sulla scena un’opera non definita da contorni certi in quanto sarà il pubblico dei bambini a orientarne gli accadimenti e il finale.

L’opera scelta, “La Tierra de las Lombrices”, si ispira all’Alcesti di Euripide e attraversa i temi della memoria, del trauma, della identità e della relazione tra passato e presente, in sintonia con il titolo di questa edizione del festival, la 32ª: “MÁS HUMANIDAD”.

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