Prosegue il nostro racconto sui premi Oscar calabresi che in vari campi hanno ricevuto l’ambito premio cinematografico americano. Oggi andremo a parlare di Mauro Fiore, il direttore della fotografia che nel 2010, per il suo lavoro in Avatar, di James Cameron, ottiene una statuetta agli Oscar 2010.

Mauro, nasce a Marzi, in provincia di Cosenza, il 15 novembre 1964, figlio di Lorenzo Fiore e di Romilda Carpino. All’età di sette anni emigra con la famiglia negli Stati Uniti, stabilendosi per diversi anni a Chicago, affrontando le difficoltà di una famiglia emigrata. Mentre i genitori e la sorella ritornano a vivere in Italia, Fiore rimane negli States per frequentare il Columbia College di Chicago. Durante gli anni degli studi conosce Janusz Kaminski, con il quale si trasferisce in California in cerca di fortuna.


La sua carriera inizia come elettricista e tecnico luci, partecipando a varie produzioni firmate da Steven Spielberg, come Schindler’s List e Amistad. Nel corso degli anni, Fiore lavora come direttore della fotografia in campo internazionale, prevalentemente per il cinema statunitense, diventando membro dell’American Society of Cinematographers. Ha lavorato sempre dietro le quinte, come operatore di camera e tecnico luci, dagli anni novanta in poi ha iniziato a lavorare assiduamente come direttore della fotografia di film come La vendetta di Carter, Training Day, Smokin’ Aces e molti altri.

Fiore ha curato la fotografia di The Kingdom di Peter Berg, dell’epopea di fantascienza The Island di Michael Bay e della commedia noir Smokin’ Aces di Joe Carnahan. Ha anche collaborato con il regista Antoine Fuqua su due progetti cinematografici: il thriller vincitore di un Oscar Training Day (per il quale Denzel Washington ha vinto un premio come miglior attore) e il film drammatico di guerra ambientato in Africa L’ultima alba con Bruce Willis. 
Ha imparato la sua professione frequentando il rinomato Columbia College di Chicago, dove ha conosciuto un altro direttore della fotografia in erba, il futuro vincitore di un Oscar Janusz Kaminski. I due diventano molto amici durante il college e in seguito si ritrovano in California, dove Kaminski si è trasferito per frequentare l’American Film Institute. Quando viene chiamato a lavorare come caposquadra elettricisti per il guru dei film a basso costo Roger Corman, Kaminski telefona a Fiore che si trova in Europa chiedendogli di raggiungerlo a Hollywood per lavorare come caposquadra macchinisti nelle produzioni di Corman. Quando poi Kaminski inizia la sua collaborazione con Steven Spielberg, Fiore lo segue per aiutarlo come caposquadra elettricisti e operatore della seconda unità in Schindler’s List (per il quale Kaminski vince il suo primo Academy Award), Amistad e Il mondo perduto: Jurassic Park.


Il primo incarico di Fiore come direttore della fotografia coincide con il debutto di Kaminski alla regia con La profezia . A questo seguono Driven e The Center of the World. La sua filmografia per il grande schermo comprende anche La vendetta di Carter, Highway, Love From Ground Zero, Una maledetta occasione, Lasciarsi, Soldier Boyz e Dominion. 
Fiore ha anche diretto la fotografia della seconda unità in The Rock e Armageddon (entrambi del regista Michael Bay e con John Schwartzman come direttore della fotografia) e ha lavorato in vari ruoli in Le avventure di Huck Finn, Vida Loca e Qualcuno sta per morire. Fiore è particolarmente attivo nel mondo della pubblicità dove ha collaborato con il regista Antoine Fuqua nello spot delle gomme Pirelli The Call, con Naomi Campbell e John Malkovich, e in un famoso spot della BMW, Ticker, con Clive Owen.

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