Le foto sono della mia amica Nadinka Toth.
Riporto qui di seguito alcune testimonianze locali.
Il signor Vincenzo Montesano di Cenadi mi ha riferito che il portale appartiene al palazzo della famiglia Gallo. È stato dichiarato monumento nazionale dalla Sovrintendenza alle Belle Arti e risale al XVI secolo.
Secondo Giovanni Totino di Cenadi, quel palazzo fu costruito dal conte Ruggero, nel quale ci abitò pure.
Del legame di Ruggero I con Cenadi me ne parlò pure Pietro Viscomi di Petrizzi quando ho visitato la diga costruito da Ruggero in territorio di Petrizzi e al quale ho già dedicato un post.
La zona dove il Conte Ruggero fece costruire la diga era ricca di ruscelli, pieni di pesci. Ruggero era appassionato di pesca e fece convogliare i ruscelli in un unico punto tramite condotte e ordinò la costruzione della diga. Si formò un grande lago.
Tra storia e leggenda Pietro Viscomi mi raccontò che i pesci pescati dal lago venivano poi consumati nel paese di Cenadi (CZ) da Ruggero ed i suoi seguaci con grandi cene. Pare che Cenadi sia stato fondato da Ruggero stesso, in quanto la zona in cui sorge il paese, era adatta alle sue battute di caccia, visto la vasta quantità di boschi e selvaggina. Si potrebbe pensare che il nome di Cenadi, scomponendolo, CENA – DI, possa significare: LA CENA DEL GIORNO.
Il portale presenta bassorilievi di figure zoomorfe, motivi floreali, una maschera apotropaica al centro dell’architrave. Sono presenti delle conchiglie, dei volti e altri elementi decorativi.


