L’amicizia è il dono più prezioso e Antonio Gullusci ce l’ha sempre data disinteressatamente. Oggi, abbiamo ricevuto la chiamata che mai avremmo voluto ascoltare, quella della moglie Rosa Andreacchi che ci comunicava la sua morte. Antonio Gullusci si è spento questa mattina a causa di un brutto male, ma con il quale ha lottato fino alla fine. Non dimenticheremo mai il suo apporto a kalabriatv.it come a La Lumera e al Club Vallelonga-Monserrato. Oggi, tutti insieme, piangiamo la sua morte. Trovare la forza per scrivere questo articolo è stato molto difficile, molto dura da digerire la morte di un amico con il quale abbiamo condiviso delle belle esperienze, personali e culturali. Il Professore, come lo chiamava Totò Pileggi, presidente del Club Vallelonga-Monserrato di Toronto, ci ha dato molto in termini di conoscenza e di vita vissuta. I miei ricordi più cari sono legati all’accoglienza a Torino, riservataci nel settembre 2021, insieme alla moglie. Non dimenticheremo il viaggio a Toronto nell’ottobre dello stesso anno, per presentare la sua opera “Vallelonga e La Lumera”, un libro di oltre 500 pagine che celebrava la rivista del Club. Un viaggio bello, già dalla partenza, come se volesse goderselo fino alla fine. L’arrivo a Toronto, la storia dei tamponi, che poi diventarono un soggetto quasi da scherzarci su per non piangere. Gli incontri con il comitato del Club Vallelonga-Monserrato, con Paolo Ierullo e tanti altri che la sera ci aspettavano in quel di Colville road, per ascoltare i suoi discorsi e la sua esperienza da emigrato a Torino. Ricordo quando, in una di queste si parlava dell’ospedale Castiglione – Morelli e quando a Totò Pileggi le leggemmo la cartella clinica di un’operazione che le fecero da ragazzino. Sì, perchè a quei registri, oggi digitalizzati, Antonio Gullusci ci teneva tanto. Li considerava una storia molto importante, per non essere diffusa. Toronto abbiamo avuto il modo di girarla in lungo e in largo, anche se per pochi giorni. La passeggiata a College street con Maria Galati, Paolo Ierullo e Totò Pileggi. Sempre disponibile, si adattava a tutto. I compaesani, Sannicolesi e Vallelonghesi ci facevano sentire a nostro agio. Il giorno della presentazione del libro è stato bello, perchè si realizzava un sogno per Vallelonga e i Vallelonghesi. Quel sogno l’ha permesso proprio Antonio. Il rientro in Italia è stato più duro del previsto, perchè quasi subito ci comunicò il suo problema di salute, ma il contatto rimase indelebile, più forte della malattia. Più forte di tutto. Gli ultimi due articoli che ha mandato, come giusto che sia, sono stati pubblicati sull’ultimo numero della Lumera “Sfamarsi a Vallelonga, nella prima metà del secolo scorso” e “La cucina italiana? Grazie agli italiani in America”. Paolo Ierullo li aspettava con ansia, perchè sapeva che non poteva mancare la firma di Antonio sulla rivista, si aggiungevano altri due pezzi di storia. Ora ci mancherà, Antonio, ma sarà sempre presente in ognuno di noi per il bel ricordo e l’insegnamento che ci ha lasciato. Ciao Antonio, grande amico!!!
Alla famiglia di Antonio Gullusci, alla moglie Rosa e ai figli Eliano e Franco porgiamo le più sentite condoglianze.