Visitando la nuova area all’interno dell’History of Italian Immigration Museum di Philadelphia della Filitalia International, dedicato a Enrico Caruso, subito viene in risalto la storia di un personaggio che e’ stato uno dei compositori del celebre cantante italiano. Parliamo di Alessandro Sica, meglio conosciuto negli Stati Uniti con il nome di Riccardo Cordiferro. Nato a San Pietro in Guarano nella provincia di Cosenza il 27 ottobre 1875. Nel 1892 emigrò a Pittsburg e in seguito si stabilì definitivamente a New York City e nel gennaio dell’anno successivo, insieme al padre Francesco e al fratello Marziale, fondò il settimanale letterario La Follia.
La frequentazione con ambienti italiani le permise di comporre diverse opere e tra queste celeberrima Core ‘ngrato, musicata da Salvatore Cardillo e pietra miliare della canzone napoletana. Questa potente lirica, struggente ed emozionante, è stata interpretata da moltissimi tenori di successo e tra questi proprio Enrico Caruso. Come per altre canzoni classiche napoletane, Core ‘ngrato è dedicata al tema dell’amore non corrisposto o deluso. In particolare il testo è dedicato ad una non meglio identificata Caterina (Catarì), nel momento dell’abbandono del poeta da parte di quest’ultima. In un crescendo di disperazione, vengono narrate tutte le fasi della fine dell’amore, dalle prime “parole amare” che suscitano nel poeta un doloroso stupore; al momento della comprensione della straziante rottura “cosa vogliono dire/questi discorsi che mi danno gli spasimi”; a quello, iterato nel ritornello, dell’appello al “cuore ingrato” cui il poeta aveva affidato la propria vita, ed alla rapida dimenticanza di quest’ultimo; a quello, posteriore all’abbandono, della ricerca del conforto nella religione. Il brano si ispira alle vicende sentimentali tra Enrico Caruso e Ada Giachetti. La registrazione di Enrico Caruso del 1911, rispetto al testo conosciuto o per lo meno cosi come ci è stato tramandato, presenta nella seconda parte del brano, una differenza sostanziale in alcune frasi tanto da chiedersi quale sia effettivamente la versione ed il testo originale.