Sono tante le cose da vedere a Civita (CS). È ricco di patrimoni naturali, storici e culturali, ospita pure la comunità italo-albanese arbëreshë che vive in quartieri chiamati “gjitonie”, nella loro lingua. Il Ponte del Diavolo di Civita (CS) è la porta d’ingresso agli anfratti del Canyon del Raganello, tra i più alti d’Italia, nel cuore del Parco Pollino, dove vi potrete divertire a fare trekking acquatico con esperte guide escursionistiche che vi guideranno alla scoperta di gole alte e profonde, ma niente paura. Avrete la possibilità di scegliere tre percorsi, a seconda del grado di difficoltà. Per chi si volesse avventurare ad intraprendere l’intero percorso, dovrà partire da Civita fino ad arrivare al paesello vicino chiamato San Lorenzo Bellizzi, o viceversa. Il ponte del Diavolo poggia da un lato sulla roccia della Timpa del Demanio, alta più di ottocento metri, che si affaccia proprio su Civita. Ma Civita non è solo natura, è anche tradizioni, culture e bizzarre curiosità. È conosciuto, infatti, come il paese dei comignoli e delle case “Kodra”. La particolarità dei comignoli è che sono diversi l’un l’altro. Le case “Kodra” sono così particolari che sembrano prendere vita! È stata Stefania Emmanuele del B&B Il Comignolo di Sofia a dare il nome “Kodra” a queste case in quanto le ricordano lo stile del noto pittore postcubista albanese, Ibrahim Shaban Likmetaj Kodra (Ishëm, 1918 – Milano, 2006). Guardandone una facciata, vi sembrerà di intravedere un volto umano imbronciato, un altro sorpreso o colto nelle espressioni più strane. Le finestrelle diventano due occhi sbarrati, un grande portone pare una bocca spalancata dallo stupore, la canna fumaria di un camino diventa un naso dritto, storto o a patata. No, non avete le allucinazioni, non strofinate gli occhi pensando di potervi svegliare da un sogno!