Torna in Kosovo “Fare Cinema”, la rassegna del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che promuove il cinema e l’industria cinematografica italiana nel mondo. L’appuntamento è dal 18 al 20 giugno al cinema “Kino Armata” di Pristina e il 19 giugno alla scuola “Nena Kabrini” di Prizren. In programma la doppia proiezione (il 18 a Pristina in anteprima nazionale e il 19 a Prizren) del film dei record “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, “La chimera” di Alice Rohrwacher (19 giugno) e “Rapito” di Marco Bellocchio (20 giugno). I film saranno proiettati in lingua originale (italiano) con sottotitoli in inglese, nel caso di “C’è ancora domani” saranno presenti anche i sottotitoli in albanese.“Siamo estremamente lieti di riportare in Kosovo la rassegna ‘Fare cinema’ con i film italiani più acclamati e pluripremiati dell’ultimo anno. L’evento offrirà l’occasione per immergersi nelle storie, nei personaggi e nella visione artistica di alcuni dei registi e attori italiani più amati a livello internazionale. Attraverso questa iniziativa, intendiamo anche rafforzare i legami culturali tra Italia e Kosovo, favorendo uno scambio di idee e prospettive che arricchirà entrambe le comunità”, dicono l’Ambasciatore italiano a Pristina Antonello De Riu e il Direttore dell’Istituto italiano di Cultura di Tirana (competente anche per il Kosovo) Alessandro Ruggera.“Con ‘C’è ancora domani’ completiamo, in particolare, i festeggiamenti per la festa nazionale. Il film, infatti, è ambientato nel 1946, anno in cui in Italia, conclusa la guerra e il ventennio fascista, si svolsero libere elezioni; in questa occasione per la prima volta anche le donne poterono votare ed essere elette. Le lotte per i diritti delle donne sono il tema al quale dedicheremo uno speciale dibattito a seguire. Il secondo film, ‘La chimera’, è insieme onirico e spirituale, storico e documentaristico, con uno sguardo raro che ci fa intuire quanto le testimonianze del passato e l’arte più in generale influenzino il nostro presente. Da ultimo, ‘Rapito’ si rifà a una vicenda effettivamente accaduta e poco nota che ha avuto luogo all’alba della proclamazione dello Stato italiano nel 1861, che invita a riflettere sul rispetto dell’autonomia individuale e sulle conseguenze connesse all’indottrinamento forzato e alla negazione dell’identità”, aggiungono De Riu e Ruggera.“Fare Cinema” è la rassegna tematica dedicata alla promozione del cinema e dell’industria cinematografica italiana, organizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura, ANICA, ICE, Istituto Luce – Cinecittà, Italian Film Commissions e Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello. Lanciata nel 2018, prevede l’organizzazione di eventi da parte della rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura all’estero, con il duplice obiettivo di valorizzare il cinema e le professionalità italiane del settore.

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