Mi hanno colpito in modo particolare questi alberi che si trovano a Rogliano (CS), in contrada Cutì, noti come “le Querce Gemelle”.

Sono giunta qui di sera qualche settimana fa con la curiosità di vederli!

Sono alberi secolari uniti l’uno all’altro tramite una radice che forma una panca.

Si dice che era la panca dell’amore, un luogo di incontro tra giovani coppie all’inizio del ‘900, favorite in estate dalla grande frescura regalata dai rami degli alberi. Le donne lavavano i panni nel fiume vicino ed in attesa che si asciugassero, sostavano sulla panchina dell’amore in compagnia.

San Valentino (Terni, 176 circa – Roma, 273), è stato un vescovo romano, martire. E’ considerato patrono degli innamorati. Per la tradizione San Valentino è l’autore di numerosi miracoli ma viene nominato Santo protettore degli innamorati quando celebra il matrimonio fra il soldato romano Sabino ed una giovane cristiana Serapia. San Valentino muore il 14 febbraio 273 d.C. per ordine del prefetto romano Placido Furio durante le persecuzioni ordinate dall’imperatore Aurelio. La sua colpa è quella di aver sostituito con un sacramento religioso cristiano l’antico rito pagano della festa della fertilità, i Lupercalia, consacrato al dio Lupercus. Ma la notorietà internazionale di San Valentino si deve alla leggenda, nata nei paesi anglosassoni, secondo la quale egli fosse solito donare ai giovani suoi visitatori un fiore del suo giardino. Tra due di questi giovani nacque un amore così felice che tante altre coppie seguirono il loro esempio, e questo portò il Santo a fare una benedizione nuziale una volta all’anno. Un’altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci gesti d’affetto. Da questa vicenda potrebbe derivare l’espressione “piccioncini”.

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