Gli abitanti di Bovalino Superiore e dei paesi limitrofi, per sfuggire ai pirati turchi, al saccheggio, ai rapimenti e alla morte, fuggirono a piccoli gruppi dirigendosi verso i boschi inaccessibili della montagna. Alcune famiglie seguono un monaco carismatico di nome Teodoro, che aveva dedicato la propria vita alla contemplazione ascetica ritirandosi in un monastero abbandonato in un luogo impervio e difficilmente raggiungibile, dove riparano alla mala sorte e Teodoro si stabilisce definitivamente, fino alla morte, che lo coglie “in odore di santità”. Fin qui la leggenda del luogo, anche se sull’esistenza del monaco Teodoro niente esiste di documentato, anzi, dal poco materiale che sull’argomento è stato sinora reperito e pubblicato, con buona approssimazione le origini dell’edificio sono da ricercare nella Chiesa di San Teodoro del 1427.