Il museo è stato allestito grazie all’impegno costante dell’archeologa Chiara Raimondo. Il museo contiene delle piastrelle di fattura locale, create con l’argilla che un tempo si estraeva dalle cave di Squillace. Le piastrelle appartenevano alla cappella della grangia, sotto la quale esisteva una cripta. Nel museo è esposto uno dei due scheletri rinvenuti durante gli scavi del 2009. Si tratta di due personaggi illustri in quanto non si trovavano seppelliti insieme agli altri corpi. Sono visibili i grani del rosario ed i chiodi della cassa che conteneva il corpo. I corpi risalgono al 1500 o 1600. Sono presenti altre maioliche di fattura napoletana e altri oggetti in ceramica, quali porta candele e pezzi di anfore. Si possono ammirare medaglie in bronzo di vari santi, tra i quali San Bruno. Altri oggetti in granito sono esposti, quali un piano per la lavorazione dei latticini ed un piccolo palmento.