di Pino CInquegrana – Antopologo
Giano era la divinità d CUI DIPENDEVA LA NASCITA E LA FINE DI OGNI COSA. IN SUO ONORE I Romani chiamarono Januarius il primo mese dell’anno. Con la sua raffigurazione a due facce indicava l’inizio e la fine dell’anno (qualche volta è raffigurato con quattro facce indicanti le stagioni). Le feste in suo onore venivano celebrate il 9 gennaio dette Agonalia.
Per gli antichi Greci erano Saturno e Apollo coloro che segnavano il tempo e il suo mutare: il primo veniva chiamatoto Cronos (figlio del cielo e della terra) figura rappresentata come un vecchio in età molto avanzata (espressione del tempo che passa); il secondo Febo. Cronos ha le ali sul dorso (simbolo del tempo che scorre velocemente e più rapidamente passa), l’ampolla che porta al suo fianco il corso sempre uguale e misurato del tempo, mentre il serpente che si morde la coda – formando un cerchio – simboleggia l’eternità che non ha né inizio e né fine. Febo, dio di tutte le arti, è il responsabile del corso dei giorni e degli anni. Veniva designato come il regolatore del carro solare, anzi era lui stesso il sole. La leggenda vuole che Alettrione, soldato di Ares, era posto di guardia per gli incontri amorosi tra Ares e Afrodite; li avrebbe dovuto avvisare al sorgere del sole per non essere scoperti. Un giorno Alettrione si addormentò e i due amanti furono scoperti e questi fu trasformato in gallo destinato a cantare il sorgere del sole. Febbraio era considerato il mese della purificazione e molte erano le feste che ricadevano nei diversi giorni del mese. In questo periodo Fauno era molto considerato in quanto patrono delle feste Lupercali che si svolgevanoil 15 febbraio. A Marte, dio della guerra, fu dedicato il mese di marzo considerato il tempo della consacrazione e dei sacrifici.
Nell’antica Grecia, gli Arvali, i dodici sacerdoti di Cerere, rappresentavano i dodici mesi dell’anno. Essi si cingevano il capo con corone di spighe e fasce di lana bianche. Durante le feste in loro onore dette Ambearvale, nel mese di maggio, si cantava un carme deprecatorio per implorare messi abbondanti. In questo mese, nei giorni 9,11, 13 si celebravano i Lunari, periodo proibito per congiungersi in matrimonio poiché questi giorni erano considerati appartenenti alle ombre dei morti. Le Dies servorum si celebravano il 13 agosto, feste per gli schiavi protetti, in questo giorno, dalla dea Diana.