Inaugurata a Pechino la mostra “Tota Italia”
Inaugurata a Pechino la mostra “Tota Italia”

“Tota Italia. Alle origini di una Nazione” è la grande mostra inaugurata a Pechino per celebrare l’Anno della cultura e del turismo tra Italia e Cina, a coronamento degli eventi programmati per i 50 anni delle relazioni diplomatiche bilaterali. Il suggestivo allestimento aperto al pubblico, presso il Museo Nazionale della Cina su Piazza Tienanmen, fino al 9 ottobre prossimo, si compone di oltre 500 pezzi di straordinaria qualità, provenienti da oltre 20 musei e sovrintendenze.

L’esibizione racconta il processo di “romanizzazione” della penisola seguendo la descrizione della straordinaria varietà e ricchezza culturale dell’Italia preromana, segnata dal mosaico di genti e tradizioni. Alla cerimonia di inaugurazione, in un messaggio, il Presidente Xi Jinping ha indicato Cina e Italia come “eccezionali rappresentanti delle civiltà orientali e occidentali”. La mostra, ha aggiunto il Presidente, “coglierà l’occasione per promuovere gli scambi e l’apprendimento reciproco tra le diverse civiltà, i legami interpersonali e nel dare nuova vitalità allo sviluppo delle relazioni” bilaterali. È importante “sostenere i valori di uguaglianza, apprendimento reciproco, dialogo e tolleranza tra civiltà”, trascendendo “la superiorità delle civiltà attraverso la convivenza” per la costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l’umanità.

Nel corso dell’inaugurazione, in un breve video, il ministro della Cultura Dario Franceschini ha letto un messaggio del presidente Sergio Mattarella, per il quale “la cooperazione culturale è una parte importante dell’amicizia Italia-Cina”. Malgrado la pandemia, “il rapporto tra i due Paesi è profondamente radicato”, così come il sentimento di “amicizia” basato su antiche e radicate culture.

Infine, L’Ambasciatore d’Italia, Luca Ferrari, ha ricordato come l’iniziativa sia “motivo di orgoglio”, dimostrando “la fondamentale forza della cultura come fattore di avvicinamento dei popoli anche in situazioni difficili”.

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