Ritorna la rubrica Il Sogno Americano, la finestra di kalabriatv sull’emigrazione a cura dell’antropologo Pino Cinquegrana. Dopo il successo dello scorso anno, con le pubblicazioni che hanno raggiunto letture in tutto il mondo e la pubblicazione di un libro, gli autori hanno deciso di continuare il viaggio con nuove appassionati storie e documenti inediti. Anche quest’anno le pubblicazioni saranno domenicali e ci accompagneranno fino al mese di maggio. Così come nella passata edizione, l’approfondimento degli articoli pubblicati saranno contenuti nel libro in uscita dopo l’estate. Anche quest’anno parteciperanno associazioni, musei e soprattutto singoli emigrati che hanno tanto da raccontare. In particolar modo figli di emigrati nati e cresciuti all’estero che vedono la propria identità proprio in kalabriatv e la sua rubrica. Si parlerà di storie, di personaggi, di arte, di luoghi che hanno ospitato milioni d’italiani e che tanto valorizzano il Belpaese. Continua dopo la foto

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La storia italiana che ignora l’emigrazione nella sua complessa fenomenologia sociale e politica rischia di perdere di vista migliaia di uomini e donne, giovani ragazzi e ragazze che hanno determinato una rivoluzione silente che per molti versi cambiò le sorti dell’intera nazione e affermo una nuova calabresità nei paesi di arrivo fatta di laboriosità, tenacia, successi, affermazioni. I loro volti, immortalati esposti nelle gigantografie nei musei d’America: Ellis Island, Philadelphia, Halifax, ci interrogano ancora su cosa è stato, quali i fallimenti post-unitari, quanto le varie crisi socio-politiche che portarono tante braccia sfruttate e sfruttabili nelle terre americane spesso usufruendo dei prepaid ticket di boss senza scrupoli. In tutto il territorio nazionale e in Calabria si sviluppa una rete di agenti e subagenti che girano per i paesi e nelle campagne alla ricerca di manodopera per le aziende e le imprese americane. “Dappertutto sono sparsi questi commessi che fiutano intorno la miseria e il malcontento ed offrono il biglietto d’imbarco a quei disgraziati che vogliono abbandonare la patria, o li eccitano a vendere le case, le masserizie e la terra onde trovano il denaro per il viaggio” (Angelo Mosso, Gli emigranti, Nuova Antologia, 16 luglio 1905, p. 207).

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