Sono 368 i km che separano lo stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno all’Arechi di Salerno, teatro della festa giallorossa del Catanzaro. Erano ben 19 anni che i tifosi giallorossi non potevano festeggiare una promozione nella serie Cadetta. Da quel 16 maggio 2004 con la vittoria per 2-1 sul Chieti. Da li tante emozioni, per i due anni di serie B, ma tante delusioni in C e un fallimento societario nel 2006 che fece ripartire il Catanzaro dalla serie C2. Oggi a Salerno il risultato dice ben altro, con una promozione da record ottenuta con ben 5 turni di anticipo. Da Piero Braglia a Vincenzo Vivarini, da Re Giorgio Corona a Re Pietro Iemmello, ma soprattutto da Claudio Parente a Floriano Noto.
Il Catanzaro costruito in estate per un campionato di livello ha fatto molto di più e la vittoria sulla Gelbison Cilento ha chiuso in anticipo un campionato iniziato alla grande con tre vittorie consecutive nelle prime tre giornate. I giallorossi, fino adesso hanno conosciuto solamente una sconfitta, contro la Viterbese il 12 febbraio scorso. Oltre ai laziali, le uniche squadre ad avere sottratto punti al Catanzaro sono stati: Audace Cerignola, Avellino, Foggia, Messina e Crotone, ma per il resto il campionato è stato in discesa, con vittorie sonanti sia in casa che in trasferta.
Vincenzo Vivarini ha guidato al successo una rosa di campionato superiore, costruita dal DS Giuseppe Magalini, con tutti i calciatori che saranno consegnati ai libri di storia del calcio calabrese a iniziare dai portieri Fulignati, Rizzuto e Sala; i difensori: Martinelli, Fazio, Scognamillo, Brighenti, Gatti e Megna; i centrocampisti: Tentarini, Welbeck, Rolando, Verna, Ghion, Pontisso, Sounas, Vandeputte, Katseris, Cinelli, Situm, per chiudere con gli attaccanti: Iemmello, Bombagi, Brignola, Curcio, Biasci, Viotti e Cianci. Un ruolo fondamentale lo hanno avuto i tifosi giallorossi, sempre passionali verso la propria squadra, seguita in casa così come in trasferta e l’esodo di Salerno è l’ultima testimonianza, per una festa attesa ben 19 anni.