La Statua della Libertà venne innalzata nel 1886 per ricordare la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. Costruita in Francia fu post nella Baia di New York quasi 150 anni fa. Con i suoi 250 tonnellate di peso, una altezza di 90 metri e con braccia lunghe 14 metri, con il suo
braccio da sempre ha illuminato a tanti disperati la via d’ingresso nella terra d’America dove potere ricostruire una vita dignitosa. Immagine di speranza, viste e sentita come la santa vergine che accoglie sotto la sua protezione la fame del vecchio continente. La vecchia torcia, che all’inizio doveva dare l’idea del faro per orientare le navi oggi è conservata nel museo che si trova proprio sull’isola di Ellis Island. Una vergine muscolosa, un modello Mediterraneo che conosce i sacrifici e il ruolo delle donne del mezzogiorno d’Italia dove dimorarono le divinità greche che, comunque, da tempo non ascoltavano più i bisogni di sfruttamento, di delusione per le leggi del nuovo governo appena nato, della impossibilità di un vero e proprio riscatto economico-sociale. Le fonti di ispirazione di questo monumento,
espressione di Liberty and opportunity, sono stati il Colosso di Rodi, la statua di San Carlo ad Arona, il volto della madre di Bartholdi. Larrivata a New York il 17 giugno 1885, fu inaugurata il 28 ottobre del 1886.

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